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domenica 21 novembre 2010

Una teologa ruvida

In occasione della morte di Adriana Zarri sono usciti molti commenti (segnaliamo l'ottimo finesettimana.org) che hanno permesso di ricostruire una straordinaria avventura spirituale e politica. Già perché la Zarri nel cliché dell'apocalittica non ci rientrava affatto. Per chi seguiva i suoi interventi e ne conosceva lo spirito urticante verso le gerarchie, si verificava l'incontro con posizioni libere accompagnate sempre dalla voglia di capire e di comunicare. Una donna che ha costruito tanto rendendosi protagonista di un'attività letteraria e saggistica incessante, fino all'ultimo. Qui sta la sua eredità, qui stanno le ragioni del silenzio proveniente oggi dalla Chiesa dei Palazzi. Segue un'intervista ad Enzo Bianchi, anche lui come la Zarri testimone di un cristianesimo che oggi sembra provenire da un altro pianeta, sulla vicenda dei monaci francesi narrata dal film "Hommes de Dieu".


p.a.