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martedì 18 marzo 2014

Boff è tornato

"L'ideogramma cinese usato per il Tao combina i concetti di saggezza e di cammino, restituendo l'immagine di un processo che mette in pratica la saggezza: in altre parole, una sorta di prassi. Nel Tao della liberazione, cerchiamo appunto questa "saggezza in cammino", intrinseca alla struura stessa del cosmo". Così inizia il libro che Leonardo Boff, teologo della liberazione ed ex francescano e Mark Hathaway hanno dedicato alla definizione della proposta di un radicale cambiamento della coscienza umana: una nuova liberazione, individuale e collettiva. E' raro trovare nella saggistica in circolazione, anche nei casi migliori affascinata da derive complottiste e/o catastrofiste ( vedi Chomsky) un obiettivo tanto ambizioso. La salvezza può arrivare, qui sta la novità nella odierna posizione di Boff, da un incontro tra tradizione spirituale orientale e cristianesimo, psicologia, fisica, femminismo, pensiero ecologico. Solo incrociando questi saperi si può sciogliere il garbuglio da cui siamo avvolti. Solo assumendo questa scala multiverso se ne può, forse, venire a capo. Libro semplicemente splendido che vale un investimento di lettura tanto impegnativo (L. Boff, M. Hathaway, Il Tao della liberazione, Fazi 2014, pp. 686, e. 22). 

mercoledì 5 marzo 2014

Riflessione e cambiamento

Così, semplicemente, dopo decenni di elucubrazioni e sofferte prospettive, in un giorno il PD aderisce al partito socialista europeo.
Potrebbe sembrare singolare che sia avvenuto proprio ora l'abbraccio con la famiglia del PSE. Singolare, perché l'attuale segretario si direbbe, rispetto ai vari leader della sinistra, il meno vicino alla tradizione socialista.
Dalla sua parte, tuttavia, Renzi ha quello che apparirebbe come un difetto (una tendenza a non dilungarsi in eccessive riflessioni e rielaborazioni filosofiche ed estenuanti mediazioni politiche) ma in realtà diventa un elemento di novità nel panorama della sinistra e un formidabile punto di forza: la capacità di trasformare fumose idee realizzabili in concreti cambiamenti effettivi.

La qualità di Renzi e del PD però si misurerà sulla capacità di far seguire ai nuovi segni i necessari buoni risultati, confortanti per il paese e in grado di migliorare la vita delle persone; con l'impegno a non far rimanere i gesti di cambiamento solo delle icone mediatiche con la consistenza delle bolle di sapone.
La sfida è aperta ma possibile.