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venerdì 2 settembre 2016

Annie Ernoux

Leggete Annie Ernoux. Scrive romanzi scaturiti dalla memoria che, però, diviene anche la nostra. In una dinamica di allusioni alla vita di tutti noi che ne fa una sorta di voce collettiva. Non solo ne Gli anni, il suo romanzo più importante, ma anche in testi come L'altra figlia o Il posto in cui tratta degli affetti più intimi, di vicende familiari. Proust ricorre  alla memoria perché è il solo modo per riassaporare il piacere, come fa il suo alter ego Swann con l'arte.
Ernoux, al contrario, ricorda perché è ben ancorata alla vita e pensa che la partita sia tutt'altro che chiusa, per cui non è tempo di chiudersi nella stanza foderata di sughero. Ma per tenerla ancora viva è necessario fare i conti con il passato che è sempre reso entro una fitta trama di eventi nei quali la voce che narra non è mai unica o irripetibile. Né vive una vita che non sia scambiabile con quella di tante altre vite. Dalla famiglia di piccoli commercianti normanni, alla scrittura, alla politica, al femminismo, alla perdita della dimensione collettiva, al divorzio, al rapporto con i figli non vi è nulla di eccezionale: solo la vicenda di una donna che prova a dare forma al suo essere nel mondo consapevole della sua natura comune (Cfr., P. Godani, La vita comune, Derive e approdi, uno dei più bei libri di filosofia usciti negli ultimi tempi) La storia individuale è dentro quella di tutti. Come in Proust il racconto di una vita non può che passare dal racconto degli altri perché lì siamo noi anche se quegli eventi non li abbiamo vissuti.




giovedì 1 settembre 2016

Fenomenologia di D'Alema

Con la scelta di divenire il leader del No al referendum costituzionale, D'Alema valica il suo piccolo Rubicone. Essere al centro ponendosi come interprete saggio della linea autentica spruzzandola con un po' di sinistra è sempre stato il suo marchio di fabbrica. Berlingueriano di sinistra, sostenitore della svolta ma da interprete autentico dei sacri valori, avversario dei due flaccidi imbroglioni (Prodi e Veltroni) da richiamare all'ordine socialdemocratico, aspirante padre costituente ai tempi della bicamerale e disponibile a contorsioni varie (sostenitore del premierato, del semi presidenzialismo, in ultimo del cancellierato). Ora gioca a fare il bastian contrario perché ha subdorato l'archiviazione definitiva sua e della sua storia da parte di uno come Renzi che non ne vuole sapere nulla e ragiona su altri parametri. Anche così si spiega il No.