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lunedì 9 gennaio 2012

PER ROMA. UN PROGETTO POSSIBILE

PER ROMA
 La sinistra e il governo della capitale: idee di un progetto possibile

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Indice sommario
Walter Tocci, Introduzione
Marco De Nicolò, Lo scacco del barbiere: Una comunicazione da ripensare, una classe dirigente da trovare, un dialogo da recuperare
Paolo Allegrezza, Dopo il “modello Roma”: quale progetto?
Stefano Garano, Il processo di costruzione del nuovo piano regolatore di Roma: 1994-2008
Antonino Saggio, Urbanvoids™ Territori metropolitani
Antonino Saggio, Urbangreenline™. Una proposta per Roma
Franco Paolinelli, Il verde e la città. Nuovi percorsi possibili
Elena Murtas, Emergenze sociali e nuove povertà: alcune proposte
Franco Pettarin, Politiche Culturali: dall’autoreferenzialità all’“ascolto” delle reti
Oltre che possibile è necessario riprendere, da sinistra, la riflessione su Roma. Dopo lo choc seguito alla vittoria della destra nel 2008, la coalizione riformista non ha ancora affrontato una seria riflessione sulle ragioni della sconfitta. Passaggio indispensabile per la costruzione di un progetto amministrativo in grado di misurarsi con l’attuale complessità del governo urbano. I saggi contenuti in questo volume vogliono essere un primo, provvisorio contributo. Per un verso ricostruzione documentata del lungo ciclo di governo di cui furono protagoniste le giunte Rutelli e Veltroni, per un altro proposta mirata su alcuni problemi aperti del governo cittadino: una gestione dei pubblici servizi che sappia coniugare esigenze di efficienza e competizione; una tessitura della trama urbana ispirata all’idea della mixité e della mobilità eco compatibile; un’idea del verde pubblico che ne rigetta l’imbalsamazione per esplorarne le potenzialità economiche; una politica sociale tarata sulle nuove povertà e fondata sulla volontà di indagare lo scenario, in gran parte inedito, dell’esclusione; un intervento sulla cultura non più frutto dell’improvvisazione, ma interessato alla crescita e al coinvolgimento di quanto proposto dalla scena cittadina. Un contributo offerto alla politica, quindi, cui spetterà il compito di valutare e dare, eventualmente, le gambe a queste idee. Ma che non rinuncia a sottolineare due ineludibili requisiti di ogni politica pubblica: la prospettiva dal basso espressa nella disponibilità all’ascolto della città, il coraggio dell’innovazione nella ricerca delle soluzioni.