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domenica 1 giugno 2014

Su Grillo, Marino, Emilio Villa

 Che il Movimento 5 stelle fosse un movimento fascistoide ora appare chiaro. Populismo, nazionalismo, intolleranza furono le matrici dei fascismi nate dalla lunga incubazione di fine '800. Il fascismo (da non ridurrre al mussolinismo, come da lezione emilio gentiliana) le raccolse in una prospettiva politica scaturita dalla crisi post bellica. Tuttavia, le radici rimanevano quelle, pronte a spuntare in altri contesti. I 5 stelle finora si erano dimostrati populisti negli argomenti e nei toni, ora l'alleanza con Farage (non importa se consumata o meno) completa il quadro sessista e xenofobo (quest'ultimo già anticipato da Grillo nei mesi scorsi sul rifiuto di cittadinanza ai figli degli immigrati).

La nomina di Silvia Scozzese ad assessore al bilancio del Comune di Roma segna l'inizio del commissariamento di Marino da parte del Pd. La Scozzese, non una tecnica tecnica alla Morgante (magistrato contabile) ma una tecnica di provenienza Anci legata a Fassino, sarà in grado di tagliare laddove necessario (municipalizzate) senza che Sindaco e componenti della maggioranza possano opporre molto. Il problema è la permanenza di Marino e l'assenza di progettualità della giunta in settori chiave quali cultura e ambiente.

Una buona notizia di letteratura. E' disponibile in ebook 

DOWNLOAD la prima antologia poetica e critica organica dell'opera di Emilio Villa, una delle figure centrali, quanto misconosciute della cultura italiana del secolo scorso. Con testi di Carlo Alberto Sitta, Aldo Tagliaferri, Ugo Fracassa, Cecilia Bello Minciacchi, Enzo Campi e Giorgio Barbaglia con 4 inediti di cui due autografi. Di seguito un estratto dall'intervento critico di Aldo Tagliaferri, amico, interprete e divulgatore dell'opera di Villa. Un'attività che spazia dalla critica d'arte (fu presentatore di alcuni dei maggiori artisti del '900), alla traduzione dalle lingue semitiche (compresa una incompiuta dellaBibbia), alla poesia.


Essere giusti con Emilio Villa non è facile neppure per chi sia animato da buone intenzioni nei suoi riguardi. La constatazione che nelle antologie della poesia italiana lo si sia potuto tranquillamente escludere, o ridurre a un ruolo marginale, risale, come è stato notato, alla tradizionale tendenza a sottovalutare o cancellare chi sia privo di rapporti con un mondo accademico spesso asfittico e devitalizzato,  o addirittura si affermi in manifesta polemica con esso. Quando in alcune storie o antologie della poesia italiana alla cancellazione si è sostituita una annessione frettolosa , la pezza è risultata spesso più molesta del vuoto cui si intendeva rimediare perché faceva risaltare la natura piattamente storicistica e acritica di prontuari i cui curatori, ritardatari cronici, desiderano soprattutto mostrarsi à la page. L’obiettiva difficoltà con la quale deve fare i conti un lettore alle prese con un opus disperso in tante pubblicazioni apparse in tiratura limitata, e per lo più alla macchia, è stata aggirata nel modo più efficace e convincente dai poeti che, nonostante l’alto tasso di conflittualità riscontrabile tra di loro, nei testi a loro disposizione hanno trovato pane per i loro denti. [...]