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giovedì 8 novembre 2012

Il Colorado è vicino

Oggi la notizia non è soltanto la rielezione di Obama, ma il voto dei cittadini di Colorado (con il 53%) che ha permesso la legalizzazione della cannabis anche per scopi non terapeutici. Il risultato del referendum prevede che sia legale il possesso personale (a partire dai 21 anni di età) di 28,5 grammi di sostanza. La cannabis potrà essere venduta, e sottoposta a tassa, in negozi con apposita licenza statale, un sistema che si usa già per l'alcol in diversi stati americani. Si aprirà un conflitto con il governo federale che sul tema ha una posizione diversa, ma intanto il dado è tratto. Per la prima volta la legalizzazione si afferma in uno stato Usa che, particolare non irrilevante, conta una popolazione superiore a 5 milioni. Altri 18 stati americani, invece, ne prevedono già l'utilizzo a scopi terapeutici. E ora veniamo all'Italia,partendo da dati (tratti da Antigone) che ci descrivono la condizione gravissima in cui versa il nostro sistema giudiziario e carcerario a causa del sovraffollamento dei nostri istituti di pena. Sovraffollamento che, come vedremo, è in larga parte conseguenza dell'affermazione onnicomprensiva del "penale" in tema di droghe. 1) detenuti presenti al 30 settembre 2011: 67.428; 2)capienza regolamentare al 30 settembre 2011: 45.817; 3)detenuti in eccesso al 30 settembre 2011: 21.611; 4)stranieri presenti al 30 settembre 2011: 24.401; 5)detenuti in attesa di primo giudizio al 30 settembre 2011: 14.639; 6)totale detenuti imputati al 30 settembre 2011: 28.564; 7)detenuti con condanna definitiva al 30 settembre 2011: 37.213; 8)dei 37.376 detenuti con condanna definitiva al 30 giugno 2011 il 6,7% è in carcere per condanne fino ad un anno, il 28,5% fino a tre anni; 9)dei 37.376 detenuti con condanna definitiva al 30 giugno 2011 il 26,9% ha un residuo pena fino ad un anno, il 61,5% fino a tre anni; 10) Secondo i dati di SPACE I il 1 settembre 2009 gli stranieri nelle carceri francesi erano il 18,1%, in quelle tedesche il 26,4%, in quelle spagnole il 34,6%, in quelle britanniche il 12,6%, mentre in Italia erano il 37%. 11) Altro dato che rende uniche in Europa le nostre carceri è la percentuale di persone condannate per reati previsti dalla legge sulle droghe. Al 1 settembre 2009 tra i definitivi in Francia questa percentuale era del 14,5%, in Germania del 15,1%, in Spagna del 26,2%, nel Regno Unito del 15,4%. Alla stessa data questa percentuale in Italia era del 36,9%. Il Dipartimento politiche antidroga del Ministero dell'Interno indica in 22.413 i detenuti tossicodipendenti, pari al 29% del totale. Da precisare che in Italia non esistono detenuti per uso di cannabis, ma soltanto per traffico, spaccio o coltivazione non autorizzata. Per il consumo sono previste solo sanzioni amministrative. Quanto avvenuto in Colorado è, tuttavia, importante perché apre ad un punto di vista diverso sulla questione droghe che può afferma il principio che il consumo di cannabis fa male alla salute ma non alla società. Il vero salto non è però questo, ma sottrarre per sempre i tossicodipendenti al carcere.