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venerdì 31 dicembre 2010

Sinistra: come vendere il prodotto oggi ?

I Partiti politici e le organizzazioni simili sono giuridicamente ed economicamente strutture analoghe alle associazioni.
Valgono quindi tutti gli elementi ipotizzati per le associazioni. E’, quindi, possibile leggere i partiti come sistemi d’impresa, con una propria nicchia di mercato potenziale.

Analizzando nel dettaglio le componenti di scambio si possono valutare le seguenti ipotesi:

A) Perseguire l’obbiettivo sociale:
Si è investito nella funzione di rappresentanza degli interessi del blocco sociale ereditato dalla sinistra storica dal millennio passato, ovvero si è perseguito l’obbiettivo di garantire gli interessi economici dei soci esistenti e le posizioni del management, alle varie scale, ovvero della gerarchia.
Non si è, però, saputo candidare la sinistra a rappresentare un progetto di convivenza sociale per l’intera società in corso di evoluzione.

B) Produrre opportunità di aggregazione sociale:
La fruizione di questa funzione si è alquanto ridotta. Le variazioni delle condizioni culturali e sociali, dall’esplosione dei nuovi media, all’immigrazione, alla globalizzazione culturale hanno reso meno efficienti i meccanismi di aggregazione codificatisi nel dopoguerra, ancora vitali fino verso la fine del millennio scorso.
C’è da chiedersi se il management ha fatto del proprio meglio o meno per adeguare i servizi offerti alle condizioni socio-culturali sopraggiunte.

C) Produrre elementi di dignità ed identità per i soci:
Questa funzione, che in grande misura è sinergica con la precedente, è crollata. Oggi è più difficile di qualche decennio fa trovare chi si “mette il cappello” della sinistra, ovvero manifesta la propria adesione alla politica delle sue forze. Evidentemente non paga in termini d’immagine sociale quanto accadeva prima, quindi il consumo di questo servizio è crollato.
Va quindi valutato in che misura questa condizione sia dovuta alla modifica della domanda, ovvero quanto alla carenza dell’offerta.

L’offerta si è saputa adeguare alle mutate condizioni della domanda potenziale ?
L’ha saputa interpretare ?
Il management non ha forse dato per certa l’esistenza del proprio bacino di mercato potenziale senza preoccuparsi abbastanza del mutare delle condizioni sociali e culturali ?
Non ha forse sottovalutato le funzioni di aggregazione sociale e di identità, dando per certo che la funzione di difesa economica fosse l’unica di rilievo ?
Non si è forse alienato, così facendo, il mercato di chi non richiedeva servizi sindacali, ma richiedeva servizi d’identità ?
Non si è alienato, in questo modo il retroterra culturale che garantiva dignità e spessore a tutta la sinistra ?
Non ha forse contato troppo sulla capacità di aggregazione della piramide gerarchica, ovvero sul collante degli interessi che, con questo meccanismo, dovevano far fluire benefici materiali dal vertice alla base ?
Non ha forse dato troppo peso al confronto con le altre squadre, dandone troppo poco alla soddisfazione delle esigenze dei propri soci – consumatori ?, quindi al consolidamento della propria identità ?

F.P.