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giovedì 30 dicembre 2010

Numeri e PD

I numeri aiutano a capire la realtà? Secondo noi sì. Viene da chiedersi perché il PD sia percepito come partito "vecchio". Una ragione c'è ed è molto diversa da quanto sostenuto dai rottamatori, per i quali la colpa sarebbe dei dinosauri ex comunisti. Un'indagine dell'Osservatorio del Nord ovest del 2008 documenta come il 66,3% dei disoccupati, il 68% dei giovani lavoratori, il 69,8% dei lavoratori autonomi preferisce votare per la destra. Al PD rimane la metà dei garantiti del settore pubblico e privato, rispettivamente il 46,4% e il 47,3% e la metà dei pensionati, il 48,1%. Gli occupati in italia sono 22.978.000(Ricolfi). A tempo pieno 14.627.000, a tempo parziale 2.273.000, 6.079.000 sono indipendenti (Istat). Il problema del PD è che riesce ad attirare una parte soddisfacente ma non maggioritaria dei garantiti e poco, molto poco dall'altra parte. I metalmeccnici in Italia sono 1.624.66 di cui il 40,8% costituito da impiegati (Federmeccanica). La Fiom ha 363.559 iscritti al 2009 (Fiom). Forse non è lì che il PD deve guardare se vuole risalire la china dei consensi.
(Dati, Istat, Fiom, Luca Ricolfi, "Illusioni italiche")

p.a.