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venerdì 31 dicembre 2010

La svolta del Riformista non è la fine dei riformisti

Oggi "Il Riformista" cambia direttore. E si prefigura un impegno più diretto del suo editore (Le Ragioni del socialismo).
Dall' ultimo editoriale di Antonio Polito, oltre ai motivi di questa svolta, si possono ancora trarre significativi temi di riflessione. Già Franco Paolinelli nel suo post su come "vendere il prodotto" per la Sinistra prefigura una delle difficoltà ormai storiche. Il riformismo non è un ideale prodotto di facile consumo e diffusione e richiede invece quelle doti che tutti lodano ma contemporaneamente scansano: pazienza, razionalità, intelligenza di dialogo, abilità di sintesi. Insomma il riformismo non è di moda. Polito ne individua una delle principali ragioni in un sistema politico populista (dove va scivolando il nostro paese) in cui anche parte dell'opposizione crede di potersi affermare a sua volta nella stessa logica populista. E su questo terreno vince uno solo, il migliore nella specialità: Mr. B.