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martedì 14 febbraio 2012

Te le do io le olimpiadi


La buona notizia è che il governo Monti non ha nessuna intenzione di appoggiare le olimpiadi a Roma nel 2020. La motivazione è che non conviene rischiare i soldi dei contribuenti in un progetto che, la storia insegna, rischia di essere l'ennesimo pozzo senza fondo. Fin qui il governo. Vi è poi un risvolto tutto romano che non può essere trascurato. Dal 1960, al 1990 al 2009 gli eventi sportivi straordinari a Roma si sono sempre tradotti in scempi urbanistici ad uso e consumo della lobby del mattone. Nel '60 l'olimpica che tagliava come una groviera uno dei più estesi parchi urbani italiani, villa Pamphily, nel '90 l'illusione di una nuova viabilità (la stazione fantasma di Farneto - Olimpico ne è il simbolo), nel 2009 gli impianti realizzati in barba alle regole urbanistiche e mai finiti. Opera simbolo: la mega concessionaria sotto Monte Antenne adibita a nuovo centro sportivo del circolo Aniene, tradizionale circolo del generone. Si pensi piuttosto a manutenere la città intervenendo laddove c'è bisogno. Come ? Con tre interventi che potrebbero diventare simbolo, questi sì, di un rinascimento romano. La riqualificazone di Tor Bella Monaca da realizzare con concorso internazionale; la destinazione delle caserme di Prati ad edilizia residenziale destinata a giovani coppie; il blocco totale e senza deroghe di progetti edilizi volti al consumo di suolo nell'agro. Alemanno non lo farà mai ? E il Pd che ha accondisceso al progetto olimpiadi, che farà ?