Si segnala un interessante articolo comparso sull'ultimo numero di Adista (Adista notizie n° 44 - giugno 2011). Si allarga il dibattito sul ruolo delle donne nella chiesa cattolica, grazie a due gesuiti statunitensi; rischiando probabili censure, essi esprimono motivate critiche sul metodo delle decisioni indiscutibili spacciate quasi per dogmi nel pontificato di Woytila in merito alla ministerialità delle donne.
Intanto si compie un'altra condanna senza processo: il vescovo della diocesi australiana di Toowoomba, mons. William Morris, che nel 2006 aveva espresso opinioni favorevoli al sacerdozio femminile, è stato allontanato dal suo incarico dopo un'ispezione vaticana durata ben 5 anni. (Per la notizia dettagliata vedere su noisiamochiesa.it ).
Ci si potrebbe chiedere: basteranno le epurazioni passate presenti e future per inibire definitivamente il dialogo ed eventualmente il dissenso?