martedì 2 agosto 2011
Abravanel: parti uguali tra disuguali ?
Roger Abravanel ha dedicato libri e molti articoli al tema della valutazione dei sistemi scolastici. Vi torna oggi sul Corriere. Partendo dalla ormai tradizionale contraddizione tra l'eccellenza dei risultati conseguiti agli esami di stato dagli studenti meridionali rispetto ai coetanei settentrionali e la risaputa disprità nella qualità dell'offerta scolastica, Abravanel propone due cose. Una teoricamente giusta, l'altra sbagliata. 1) Estendere anche all'esame di stato i test Invalsi per valutare su scale oggettiva i livelli di apprendimento conseguiti dagli studenti. Posto che i test siano svolti senza trucchi (garanzia offerta solo da commissioni completamente esterne), avremmo uno specchio fedele di quali scuole non funzionano e di cosa fare per farle funzionare meglio. 2) Creare un sistema di borse di studio che premi gli studenti più meritevoli in termini di profitto scolastico. E qua non ci siamo perché il rendimento scolastico è legato alla provenienza sociale. Chi viene da famiglie borghesi con buon livello d'istruzione ha infinite possibilità in più di conseguire buoni risultati. Né vale l'obiezione riguardo alla scarsa attendibilità delle dichiarazioni reddituali fornite dagli italiani. Che si trovino criteri attendibili, ma gli aiuti devono essere dati a chi ne ha bisogno. Fare parti uguali tra disuguali non si può, lo si diceva dalle parti di Barbiana.