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lunedì 25 luglio 2011

Per gli Usa il problema non è il debito

Il pericolo di un default degli Stati Uniti è in realtà inesistente. Basterebbe un emendamento sul tetto di debito possibile approvato dal Congresso per farlo svanire. Né i mercati sembrano particolarmente preoccupati visto che gli spread sul debito Usa rimangono invariati. Il vero problema riguarda il sistema istituzionale. La possibilità che una componente fondamentalista, i tea party, eserciti il veto su qualsivoglia iniziativa presidenziale, anche se, come nel caso di Obama, ispirata al bene comune. Ciò che non funziona è il famoso sistema di pesi e contrappesi. La ragione è legata al mutamento genetico subito dal partito repubblicano da Reagan in poi. La radicalizzazione del GOP ha fatto saltare il patto tacito che stava alla base del presidenzialismo bicefalo modello Usa: la moderazione. Da allora l'unico modo per rendere effettivamente governabile il sistema è la doppia maggioranza, evento quasi ormai abbastanza raro vista la volatilità politica tipica di tutte le ultime tornate elettorali. In sostanza, ad una vittoria di una parte alle presidenziali, segue un riequilibrio nelle elezioni di mid term. Il che rende il sistema di fatto ingovernabile. Il tutto ci conferma in una convinzione: il presidenzialismo o non funziona, come negli Usa, oppure assume una deriva cesaristica, come in Francia. Dove il parlamento è una semplice comparsa. Il modello da seguire per noi è un altro ed è quello in vigore in Germania.