"L'uccisione degli animali è un esercizio di violenza che abbrevia la distanza all'uccisione dell'uomo, alla guerra. Non per nulla si è detto spesso che il mondo animale si vendica dell'umanità facendola divenire carnefice di se stessa nelle guerre. Nessuno potrebbe negare l'orrore che desta lo spettacolo di un campo di battaglia: acuendo la sensibilità e senza sforzare tanto l'immaginazione, si dovrebbe provare qualcosa di analogo, e non il semplice disgusto, visitando un macello o una cucina con i polli, i conigli, eccetera, scorticati e sanguinanti". (E. Marcucci, Che cos'è il vegetarismo, Edizioni dell'Asino, 2011).
Piero Martinetti (nella foto), Aldo Capitini, Edmondo Marcucci intellettuali militanti libertari, non violenti, anti specisti. Un filone tutt'altro che minore del nostro '900, estraneo al fallimento dei tanti "pensieri lunghi".