La peggiore menzogna è l’autoinganno, cioè quando raccontiamo a noi stessi una bugia per evitare di affrontare una verità. La peggiore schiavitù è il credersi liberi quando invece si è reclusi perché si finisce per il restare inerti e silenti di fronte alle ingiustizie, alla negazione del diritto, ai crimini contro l’umanità. La peggiore ingiustizia è il sopruso, cioè quando è lo Stato stesso a travalicare e negare la propria legalità a danno dei cittadini. E’ questo l’allarme che i Radicali hanno lanciato con la campagna “Amnistia per la Repubblica” e continuano a ripetere nel silenzio dei maggiori organi d’informazione televisiva e della carta stampata. In Italia, la “ragion di Stato” continua a volersi imporre, con tutta la sua violenza e fermezza, sul “senso dello Stato”, cioè contro lo stato di diritto, contro la legalità, contro la libertà. Domenica 8 aprile, in occasione della Pasqua, sulla scia dell’iniziativa non-violenta di Marco Pannella, ci sarà a Roma “una Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà”. Si tratta della seconda Marcia di Pasqua che coinvolge tutti coloro che sentono come urgente e necessario ripristinare al più presto i presupposti minimi per il buon funzionamento dell’intero sistema della giustizia, per il rispetto dei diritti umani e civili dei cittadini, per attuare la Riforma (con la maiuscola) della giustizia. Purtroppo, la situazione in cui è precipitata l’amministrazione giuridica è conosciuta e vissuta sulla propria pelle da tutti quei cittadini che la subiscono perché ormai in fase avanzata di decomposizione. Basti soltanto ricordare che l’immane numero degli oltre dieci milioni di procedimenti penali e civili pendenti portano il nostro Paese ad essere costantemente sanzionato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa secondo il quale l’irragionevole durata dei processi costituisce un “grave pericolo per lo stato di diritto” che si materializza nella “negazione dei diritti sanciti dalla Convenzione”. Per questa ragione, per non finire con il raccontare menzogne a noi stessi, per rimuovere quegli ostacoli e quei crimini che impediscono al nostro Stato di rispettare le proprie leggi e di essere uno Stato di Diritto, vediamoci tutti alla seconda Marcia di Pasqua che si terrà a Roma il prossimo 8 aprile. Perché la peggiore schiavitù è il credersi liberi quando invece si è reclusi nelle strette maglie di un Potere oppressivo, prepotente, violento, criminale. Aiutiamo lo Stato a ritrovare se stesso.
Pier Paolo Segneri
Membro della Giunta esecutiva di Radicali Italiani