Segnaliamo l’appello di Noi Siamo Chiesa (peraltro riportato su Micromega OnLine) in cui si chiede – quale "atto di coraggio evangelico" - una chiara presa di distanza della gerarchia ecclesiastica da Berlusconi e dal suo governo, e si sollecitano associazioni e singoli ad "un’indignata reazione di fronte al degrado morale che è sotto gli occhi di tutti, e che umilia l’Italia".
Un gesto provocatorio da proporre in rete ai cattolici in questi giorni potrebbe essere quello di esporsi in prima persona al momento della "Preghiera dei fedeli" domenicale pronunciando una simile invocazione:
Preghiamo oggi per la Chiesa italiana affinché rinunci alla tentazione di stabilire alleanze di comodo coi rappresentanti del mondo politico e sappia prenderne le opportune distanze, tanto più quando essi agiscono in aperto contrasto con i valori di verità, giustizia e purezza di cuore che Cristo ha insegnato.
Chissà che non ci sia qualcuno pronto a farlo.
DaS