Dopo Aldo Capitini e Walter Binni, continuiamo i brevi ritratti di liberalsocialisti con Danilo Dolci. Da anni completamente dimenticato, Dolci è stato un profeta della non violenza e del riformismo dal basso. Dal 1952 realizzò a Partinico, nella Sicilia profonda del latifondo, una straordinaria esperienza di "pedagogia civile" che culminò con la realizzazione della diga sullo Jato. Teorico della maieutica come arte (capitiniana) del confronto e della persuasione, fu grande sognatore e grande uomo del fare.