Vi è nel '900 una grande tradizione di pensiero che ha ispirato la sinistra radicale. Il '68 è stato da questo punto di vista una vera fucina filosofica. Foucault, Deleuze - Guattari, Tronti e Negri nei '60 - 70, Agamben, Virno, Negri - Hardt oggi, sono esempi, disordinati invero, di una profondità di pensiero non discutibile. Il movimento no global aveva tentato di riprendere quel filo, ma poi tutto si è perso, sfilacciato nel corso dell'ultimo decennio. In Italia prevale invece il grillismo, una poujade estranea allo spirito anti borghese e anti autoritario di quegli autori. Non a caso nell'ultima campagna amministrativa sono risuonati da quelle parti accenti omofobi e razzisti.
Vendola, da parte sua, alterna l'evocazione dell'"altrove" alla pratica stanziale del governo e del rito televisivo. Riteniamo che sia questo corto pensiero, questa mancanza di "nomadismo" nel senso deleuziano, a rendere ininfluente la sinistra che rifiuta la prospettiva riformista. Sinistra di cui vi sarebbe, invece, bisogno.
Seguono due video: Gilles Deleuze e il suo abdecedario, Giorgio Agamben su Guantanamo.