E se la crisi del PD segnasse l'ennesima occasione perduta della sinistra italiana ? La disfatta scaturita dalla conferma di Napolitano alla Presidenza della Repubblica apre il cantiere della rifondazione dell'unico soggetto politico consistente espressione della sinistra italiana. Piaccia o no le elezioni hanno messo una pietra tombale sulle ambizioni di Vendola e Ingroia. Per non parlare della componente liberalsocialista, il cui treno è passato nel 2006 con la Rosa nel Pugno (e il suo fallimento). Non è più il tempo di sindromi tolemaiche, di leader senza popolo che piantino la loro bandierina identitaria. Eppure all'orizzonte si profilano nuovi cantieri con Fiom, Sel, transfughi PD con la benedizione dalla madonna pellegrina protettrice di tutti i diritti: quel Rodotà che pure rivendica la sua storia nella sinistra italiana. L'unico modo per non reiterare antichi errori è l'unità, bandendo i protagonismi. E allora tutti nel PD ! Socialisti, Sel, Radicali, che accettino di sporcarsi le mani e corrano il rischio della contaminazione. Di nuovi Pdup proprio non c'è bisogno.