"Possiamo dirci ancora cristiani?" è il titolo proposto da Benedetto
Croce per questo classico del pensiero filosofico, nel quale Piero
Martinetti risale alle radici del messaggio di Gesù e s'interroga, prima
ancora che sull'attualità del Cristianesimo, sul significato e sul
valore della religione. La religione che "vive nelle anime, e non nel
mondo" che può essere raggiunta compiutamente solo attraverso la
ragione e che persiste nei cuori nonostante i dogmi che deprimono
l'intelligenza e gli arbitri dell'istituzione ecclesiastica. Nonostante
sia il risultato di un percorso di studio e ricerca interiore che
abbraccia tutta la vita del filosofo, per comprendere appieno Gesù
Cristo e il Cristianesimo è utile ricordare le condizioni in cui l'opera
ha preso forma. Nel 1926 un provvedimento fascista interrompe il IV
Congresso filosofico nazionale, presieduto da Martinetti e centrato su
temi religiosi. L'anno successivo il suo corso di Cristologia
all'Università di Milano viene portato faticosamente a termine tra
disordini e intimidazioni. Il libro, che sarà pubblicato privatamente
nel 1934 e subito messo all'indice dalla Chiesa e sotto sequestro dal
regime, nasce da qui: dallo sviluppo di un ciclo di studi e dall'urgenza
di reagire alla deriva, morale prima che politica, rappresentata dal
fascismo.
Un plauso all'editore Castelvecchi che ha reso di nuovo disponibile un testo fondamentale della libera ricerca spirituale.