Riportiamo un estratto dalla biografia wikipedia di Henri Le Saux, il monaco cristiano-hindu che in India ha trovato un altro cristianesimo rispetto a quello proposto dalla teologia e dalla chiesa. Vicino alle teorie del distacco di mistici come Meister Eckarth, lontano dalla mitologia biblica.
Henri Le Saux (noto con il nome indiano Abhishiktananda) (Saint-Briac, 30 agosto 1910 – Indore, 7 dicembre 1973) è stato un monacobenedettino francese, figura mistica del cristianesimo Indiano che ha contributo molto al dialogo tra Cristianesimo ed Induismo.
Dopo aver studiato presso il seminario di Rennes entra, a 19 anni, nell'Abbazia di Sainte-Anne de Kergonan, che dipende dalla Congregazione di Solesmes. Ordinato sacerdote nel 1935, assume la funzione di bibliotecario e di professore, prima dello scoppio della guerra nel 1939. Fatto prigioniero nel 1940, riesce ad evadere. Nel 1945, entra in contatto con l'abate Jules Monchanin, dedito agli studi sull'India e alle connessioni tra il Cristianesimo e la spriritualità indiana. Nel 1948, Henri Le Saux raggiunge Jules Monchanin in India. Insieme i due fondano nel 1949 un ashram in un luogo chiamato Shantivanam («il bosco della pace»), sulle rive del fiume Kâverî. L'ashram è dedicato a Saccidânanda, cioè,secondo gli Upanişad,a Brahmâ, Essere, Coscienza, Beatitudine. I due eremiti individuano così una spiritualità della Santa Trinità autenticamente indiana. Dopo essersi recato nel 1949 ai piedi del Monte Shiva Arunachala (a circa 100 km a ovest di Pondichéry) in compagnia di padre Jules Monchanin e avere incontrato Ramana Maharshi, Henri Le Saux è profondamente scosso e cerca di comprendere più profondamente i misteri dell'India senza rinunciare alla propria fede cristiana. Vive un intenso dibattito interiore tra la parte cristiana ed'occidentale e la parte indiana: scrive sul diario «La montée au fond du cœur » alcune poesie che testimoniano questi interrogativi. Dopo qualche tempo passato come eremita sul monte Arunachala Henri Le Saux - che prende dopo il suo incontro con il maestro spirituale Gnanananda Tamil, il nome di Abhishiktananda - inizia una vita errante una parte dell'anno (visita molti monasteri e partecipa alle riunioni interreligiose) e una vita da eremita nella zona di Rishikesh, ai piedi dell'Himalaya, il resto dell'anno. Muore nel 1973, dopo, secondo i suoi ultimi scritti pubblicati in «La montée au fond du coeur», aver avuto un'esperienza di unione con Dio. È sepolto a Indore, India.