Una ricerca scientifica sul desiderio. E' quanto contenuto nel video di Brian Knutson, neuroscienziato della Stanford University. Come funziona il rapporto tra decisioni e desiderio? Gli esperimenti sui ratti hanno dimostrato (1954) l'esistenza di una regione subcorticale del cervello che reagisce senza soluzione di continuità agli stimoli piacevoli. E che è in grado di cancellare le funzioni biologiche fondamentali (bere, mangiare, dormire) nell'ininterrotto assoggettamento al desiderio. Nell'uomo la sperimentazione ha dimostrato l'attivazione del medesimo meccanismo allorché l'aspettativa si concentra sulla possibilità di guadagnare denaro o acquistare un certo prodotto. Gli stimolanti piacere/guadagno/possesso portano il cervello a mettere in atto comportamenti che alterano le sue medesime funzioni vitali. Al polo opposto di questa catena vi è la patologia. La perdita di interesse nella vita, lo scivolamento nella incapacità di provare piacere: la schizofrenia. In realtà, le patologie sono due: quella "autodistruttiva" e quella "assente". Che rischiano di dominare la nuova era informatizzata. L'esplosione di violenza nella quotidianità cui assistiamo nelle cronache di questi giorni, è estranea a questi processi? Se ne parla nel fascicolo Bioipermedia nell'ultimo numero di Alfabeta2.