È nata l'associazione radicale antispecista "Parte in causa". Nasce nel segno della non violenza gandhiana e capitiniana, non soltanto metodo di lotta politica ma chiave di lettura complessiva della realtà. Nello statuto sono opportunamente citati Capitini, Martinetti, Marcucci esponenti di quel filone laico e libertario, anche dell'antifascismo, spesso dimenticato. Questo ne fa qualcosa di diverso da una semplice associazione animalista. Rifiuto della logica del dominio e della violenza, iniziando dalla difesa di coloro che non hanno voce per eccellenza: gli animali. Aperto il confronto laico sulla questione della sperimentazione animale in sede scientifica. Sarà proprio sul piano delle argomentazioni scientifiche, oltre a quelle etiche, che la nuova associazione dovrà misurarsi. Per evitare guerre di religione e crociate, antico limite del mondo animalista.