azine Materiali Magazine Materiali Magazine Materiali Magazine Materiali Mag

domenica 17 novembre 2013

il Cantiere: manifesto per un campo “altro”

Riceviamo, da Pier Paolo Segneri e volentieri pubblichiamo, il manifesto di una nuova associazione politica liberale e libertaria,"Il Cantiere". 


L’Associazione “il Cantiere” è un pensatoio di cultura politica, un “think tank” dentro cui ciascuno può operare, insieme agli altri, per seminare idee antiche come la Libertà e l’Uomo, praticare metodi liberali e innovativi come l’intelligenza collettiva, nutrire speranze eterne come l’amicizia e l’amore civile, l’arte e la poesia, la cultura e la conoscenza.
L’Associazione di Cultura Politica “il Cantiere” nasce per individuare e coltivare un campo “altro”. Un terreno comune, ma di “confine”, in cui far convergere le diversità auspicando sempre in un arricchimento, amando l’umiltà.
La Forza è l'energia interiore dell'essere umano. E la Politica è Forza, essendo l’arte del vivere… meglio, non dovrebbe essere modulata sui meri interessi elettoralistici. L’ambizione è, invece, quella di realizzare un campo “altro” dove poter co-costruire la Politica, scritta con la maiuscola e intesa come l’arte del “nuovo possibile”, come possibilità e accessibilità, cioè come contraltare al Potere e a qualsivoglia ghetto, sopruso, ingiustizia, prepotenza, pregiudizio, affarismo. Il Potere è il Lato Oscuro della Forza.
Il “Cantiere” non vuole farsi sfuggire l’occasione di coltivare un metodo che ponga l’individuo al centro della società, senza egoismi, senza cupidigia, senza soprusi e sopraffazioni. Di più: si riparte dalle Città. Le Città e i Comuni sono il contatto diretto che l’individuo ha in società. Chi migliora crea valore.
Lo sguardo è rivolto al Futuro, ma sospinto dalla Memoria, che è la madre di tutte le Arti.
L’associazione nasce dall’ingenuità di chi vorrebbe aprire spazi alla creatività, all’immaginazione, ai sogni. E’ l’ingenuità che permette la percezione di ogni vibrazione dell’esistente. Senza illusioni.
E’ necessario costruire porte in questo cielo plumbeo senza più accessi né varchi. Pronti a cadere oppure a volare ad “ali libere”. A che serve avere tutte le chiavi in mano, in un mondo senza porte?
Chi guarda avanti, si risveglia dal torpore e comincia a parlare un linguaggio comune, semplice, leale. Magari alla ricerca di una verità… Se c’è.
«Nasciamo per non essere naufraghi di noi stessi, anche se c’è chi vorrebbe vederci perduti nel mare del Nulla. Ma i perduti non saranno mai perdenti. Lo stupore e la meraviglia aprono spiragli».


Presidente onorario: Fabio Verna
Presidente: Pier Paolo Segneri
Tesoriere: Paolo Catalfamo


A cui si aggiunge il collegio dei Soci fondatori composto da un gruppo affiatato di donne e uomini liberi, liberali e libertari".

venerdì 15 novembre 2013

Un risotto vi seppellirà

Il link rimanda all'articolo di Paolo Allegrezza su una vicenda dimenticata degli anni '70: i Circoli del proletariato giovanile a Milano tra il 1975 e il 1978. Ciò che il movimento del '77 avrebbe potuto essere e non è stato, l'alternativa alla degenerazione violenta già allora in essere.  Si tratta di una mera ricognizione apripista di ulteriori approfondimenti da condurre su uno spettro più ampio di fonti (carte di polizia, interviste con i protagonisti), al momento non disponibili. E’ possibile, tuttavia, utilizzando
prevalentemente i materiali prodotti dal movimento, fare luce sulla storia dei Circoli e inscrivere la loro parabola dentro l’ultima fase del lungo ’68 italiano. Con l’originalità e le spinte contrastanti che l’hanno caratterizzata.
http://www.mondoperaio.net/wp-content/uploads/2013/11/Mondoperaio-11-2013.pdf

lunedì 11 novembre 2013

Le Saux tra cristianesimo e induismo

Henri Le Saux (nome indiano Abhishiktananda, 1910-1973), è stato un monaco benedettino francese che sperimentò l'incontro tra induismo e cristianesimo. Nel 1948, insieme ad un confratello fondò un ashram in un luogo chiamato Shantivanam («il bosco della pace»), sulle rive del fiume Kâverî. L'ashram era dedicato a Saccidânanda, secondo gli Upanişad,a Brahmâ, Essere, Coscienza, Beatitudine. Interprete di una spiritualità non dualistica, libera da ogni rito, da ogni fede. Per lui vale quanto detto da Meister Eckart, nove secoli prima: "Chi crede non è figlio di Dio". 
A Le Saux Marco Vannini dedica un lungo capitolo di "Oltre il cristianesimo" (Bompiani, 2013). 
swamiAbhishiktananda.jpg

sabato 2 novembre 2013

Gloria, piccolo, grande film - saggio cileno

Gloria è la storia di una ultracinquantenne sola che si imbatte, previo incontro in una sala da ballo, in un ex ufficiale della marina da poco separatosi dalla moglie. L'incontro, inizialmente pieno di promesse, si rivelerà un disastro per la protagonista che dovrà fare i conti con l'incapacità dell'uomo di tagliare i ponti con una famiglia dipendente e oppressiva. Per ben due volte Gloria viene mollata sul più bello dal pavido partner cui restituirà il tutto con gli interessi "uccidendolo" con un mitra caricato a vernice. Ma non è la rappresentazione della mediocrità del maschile il terreno privilegiato del film. Dietro il ritratto di una solitudine da mezza età vi è la società cilena, il movimento di protesta del 2012, il rifiuto del conformismo familistico dentro cui si muove lo scontro tra Gloria e il suo mediocre principe azzurro. Da una parte un mondo laico, critico, consapevole e, vivaddio, colto; dall'altra l'universo claustrofobico della piccola borghesia (l'evocazione del mondo militare), antica fiancheggiatrice del fascismo pinochettista. Così dall'io si passa al noi, dal particolare al generale, come solo un'opera creativa (seria) sa fare.