Flavia Mastrella e Antonio Rezza si muovono da anni lungo il sentiero dell'arte totale. E' quasi incredibile come in Italia una sperimentazione di questo tipo, fra teatro, arti visive, letteratura, abbia potuto svilupparsi e crescere fin dagli anni '90. Un cinema senza sceneggiatura le cui parole sono scritte dopo le immagini, un teatro anti narrativo, una prosa (solo di Rezza in questo caso) decontestualizzata e surreale. Romanzi comici e illogici, sovversivi della scrittura medesima, macchine ritmiche potenti.