A cinquant'anni ormai dalla sua data di
fondazione, il "Gruppo'63" continua a suscitare grandi discussioni sia
per le sue teorie che per le sue proposte operative. Così che le istanze
di quel Gruppo continuano a essere pressanti e urgenti ancora nella
situazione attuale per chi non si accontenti della riduzione della
letteratura a fiction e vada alla ricerca di scritture che "facciano
pensare", alimentando l'intelligenza e allenandola per essere pronta
alle sfide del futuro.
Ma oggi è ancora possibile l'avanguardia in letteratura ? E' ancora possibile pensare a scritture non riconciliate al dominio del consumo e dell'intrattenimento ? E' possibile pensare di tornare a cannoneggiare il quartiere generale come cinquant'anni fa ? Sì, se pensiamo all'avanguardia non come movimento storico ma ad una pratica inesauribile della produzione artistica. E allora si tratta solo di trovare i modi e mezzi perché la vecchia talpa della letteratura di ricerca torni a scavare. Magari trovando, oggi come allora, i vari Bassani, Cassola, Moravia da sbeffeggiare.