domenica 31 gennaio 2010
MEZZOGIORNO
Cosa fare con il Mezzogiorno? Un'idea circola da qualche tempo fra ricercatori e commentatori. Sospendere i flussi tradizionali di spesa pubblica verso il sud sostituendoli con incentivi fiscali. Una no tax area per le regioni meridionali che potrebbe incentivare impresa ed investimenti dall'esterno. Da sempre l'unico strumento per creare ricchezza. Dopo le delusioni della nuova programmazione ciampiana - un capitolo di cui si parla sempre troppo poco - non si capisce come giustificare una nuova stagione di trasferimenti. Il federalismo in arrivo potrebbe servire proprio a questo: rendere responsabile chi non lo è mai stato. Ne parla anche Luca Ricolfi nel suo ultimo libro (Il sacco del nord, Guerini associati, e. 23,50). Se il Pd fosse un partito se ne potrebbe parlare, magari in una conferenza sul mezzogiorno. Come si faceva una volta. Se fosse un partito, appunto. Intanto alleghiamo alcuni dati Istat sulle disuguaglianze di reddito per regione. Attenzione ai dati della Puglia, taluni luoghi comuni ne usciranno indeboliti. Leggi il rapporto ISTAT.
lunedì 25 gennaio 2010
La condanna dei riformisti
L'esito delle primarie in Puglia oltre a dimostrare che il Pd non è un partito, ripropone una vecchia questione connessa al riformismo mai veramente affrontata. Lo scarso fascino dei riformisti e le difficoltà che emergono quando la partita si gioca con un personaggio attraente e mediatico come Vendola. Si ripete lo stesso meccanismo, in scala minore, che vede la sinistra soccombere davanti a Berlusconi. Da una parte competenza e rigore, dall'altra improvvisazione e simpatia. Peccato, che a vincere siano sempre le seconde. Una sorte simile toccò ai miglioristi nel Pci e poi nel Pds. Erano dalla parte della ragione. Ma lo erano in modo noioso. Molto meglio gli scenari immaginifici di Ingrao che, pur essendo minoranza, negli anni precedenti la Svolta fu il punto di riferimento non dichiarato degli occhettiani. Finché i riformisti non elaboreranno anche un'estetica, oltre ad una politica un po' più efficace, saranno tempi duri. Anni fa uno dei pochi ad occuparsene, parlando per tutta la sinistra, fu Luca Ricolfi. Leggi l'articolo
venerdì 22 gennaio 2010
Fretta o riforma?
Tra le varie discussioni intorno al decreto sul cosiddetto processo breve, segnaliamo una ragionata analisi di alcuni dei problemi irrisolti in un articolo di Luigi Ferrarella sul Corriere .
Anche stavolta quello che manca sono le riforme.
(Un sintetico vademecum sul decreto dal Sole 24 Ore ).
Anche stavolta quello che manca sono le riforme.
(Un sintetico vademecum sul decreto dal Sole 24 Ore ).
giovedì 21 gennaio 2010
Le ragioni del dialogo
Quali prospettive ha in Europa il dialogo interculturale? Che incontro è possibile oggi tra fede e politica? Una lezione di Giuliano Amato dalle pagine del Corriere. * Leggi in PDF
mercoledì 20 gennaio 2010
Ancora sul voto cattolico
Interessanti spunti di riflessione sulla questione del voto cattolico in un articolo di Michele Brambilla su La Stampa di oggi.
* Vai al testo in PDF (da finesettimana.org)
* Vai al testo in PDF (da finesettimana.org)
martedì 19 gennaio 2010
REGIONALI E DEMOCRAZIA
Sarà pure un argomento poco eccitante, ma le prossime elezioni regionali si svolgeranno con un sistema elettorale forse ancora più assurdo del porcellum. La combinazione tra premio di maggioranza ed elezione diretta toglie qualsiasi rilevanza alla futura assemblea regionale. Ci prepariamo ad eleggere un'assemblea di belle statuine prive di qualsiasi strumento di pressione sul presidente e sulla sua giunta. Infatti, se solo si azzardassero a votargli la sfiducia, come è sacrosanta prerogativa di ogni parlamento, sarebbero immediatamente mandati a casa. In ossequio allo sciagurato simul stabun, simul cadent previsto dal sistema elettorale. Per questo la prima dovrebbe coincidere nel ridare dignità alle assemblee elettive. Bersani, però, sul modello tedesco non si azzarda a dire nulla, per paura delle reazioni di Walter e compagnia. Di attentato alla democrazia, di cesarismo, nessuno parla ? E il popolo viola dov'è ? E il gruppo di Anno zero ?
In allegato un articolo di Galli della Loggia
In allegato un articolo di Galli della Loggia
domenica 17 gennaio 2010
I cattolici e la Bonino
Anche se nell'Italia del 2010 i cattolici non rappresentano certo una maggioranza, nel dibattito politico viene sempre attribuita grande rilevanza al voto cattolico; in questo caso si vorrebbe uno schieramento naturamente lontano dalla Bonino, per ragioni storiche e di valori. Ma è proprio così?
Abbiamo raccolto pareri e materiali sulla questione:
- Luigi Manconi su l'Unità (PDF da finesettimana.org)
- Pier Francesco Borgia in cronaca di Roma de Il Giornale
- intervista di Marco Politi a Giovanni Avena (Agenzia Adista)
_ su Il fatto quotidiano ( PDF da finesettimana.org )
Abbiamo raccolto pareri e materiali sulla questione:
- Luigi Manconi su l'Unità (PDF da finesettimana.org)
- Pier Francesco Borgia in cronaca di Roma de Il Giornale
- intervista di Marco Politi a Giovanni Avena (Agenzia Adista)
_ su Il fatto quotidiano ( PDF da finesettimana.org )
sabato 16 gennaio 2010
Laggiù al Sud
Qualcuno ricorda la nuova programmazione lanciata dai Ciampi boys nei primi anni '90 ? Concertazione senza fine tra enti locali, stato, parti sociali in un ginepraio normativo e regolamentare. Risultati assai deludenti. Ora, dopo tante politiche pesanti, non rimane che una carta da giocare: l'efficienza dei servizi. In ogni ospedale, in ogni scuola, in ogni comune, in ogni tribunale del sud. Alleghiamo un intervento di Mario Draghi su questi temi in un recente convegno della Banca d'Italia sul mezzogiorno. (Documento PDF)
mercoledì 13 gennaio 2010
L'Italia che migra per lavoro
In Italia non c'è mobilità? Non pare stando ai dati sui laureati meridionali che emigrano verso il nord. Il punto per il Pd e i riformisti è: cosa fare del sud? Quale il suo ruolo nell'economia nazionale? Insomma, un'idea di mezzogiorno. Qualcosa di nuovo potrebbe venire dalla Sicilia. Se si parte dai problemi e non dagli slogan.
(Vedi rapporto in PDF su www.bancaditalia.it)
martedì 12 gennaio 2010
Giustizia: riforme possibili
(p.a.) Perché non intraprendere un'iniziativa dei riformisti del c.s., in attesa del Pd, a sostegno della proposta Chiaromonte - Compagna sulla sospensione dell'azione penale e della prescrizione per tutta la durata del mandato parlamentare? Almeno per non lasciare campo libero al qualunquismo di Travaglio e compagnia adorante. In allegato il progetto.
Leggi il testo in PDF da www.senato.itlunedì 11 gennaio 2010
PD: investimenti a lungo termine
(DaS)
Preso atto del diffuso senso di sconforto misto a impotenza in preda al quale si trova attualmente buona parte dell’elettorato del Partito Democratico, ritengo sia opportuno – oltre che sollecitare i vertici affinché finalmente “facciano” politica, anziché parlarne e basta – saper guardare più lontano, avendo a cuore e investendo energie su una robusta formazione politico-intellettuale dei tanti giovani oggi impegnati all’interno dei circoli del PD dai quali – ce lo auguriamo – dovrebbe emergere la futura classe dirigente del partito.
A tale scopo, sarebbe auspicabile che gli over-40 (e oltre…) dotati delle necessarie capacità e competenze, si mettessero a disposizione delle nuove generazioni attive nei circoli, agendo da “cinghia di trasmissione” di esperienza e idee (per esempio promuovendo cicli di incontri formativi, testimonianze, seminari a tema, dibattiti, etc), cercando insieme di passare dal semplice “fare” al “saper progettare”.
Preso atto del diffuso senso di sconforto misto a impotenza in preda al quale si trova attualmente buona parte dell’elettorato del Partito Democratico, ritengo sia opportuno – oltre che sollecitare i vertici affinché finalmente “facciano” politica, anziché parlarne e basta – saper guardare più lontano, avendo a cuore e investendo energie su una robusta formazione politico-intellettuale dei tanti giovani oggi impegnati all’interno dei circoli del PD dai quali – ce lo auguriamo – dovrebbe emergere la futura classe dirigente del partito.
A tale scopo, sarebbe auspicabile che gli over-40 (e oltre…) dotati delle necessarie capacità e competenze, si mettessero a disposizione delle nuove generazioni attive nei circoli, agendo da “cinghia di trasmissione” di esperienza e idee (per esempio promuovendo cicli di incontri formativi, testimonianze, seminari a tema, dibattiti, etc), cercando insieme di passare dal semplice “fare” al “saper progettare”.
domenica 10 gennaio 2010
SUL RIFORMISMO
(p.a.) Le riforme non sono il principe azzurro, come scrive Giuliano Amato sul sole 24 ore di domenica 10 gennaio. Con un bacio non cambiano la realtà. Né è pensabile delegare in toto ad interventi legislativi la soluzione di problemi della giustizia o della scuola. Le riforme vanno calate nella dimensione amministrativa, del giorno per giorno e lì verificarne l'esito. E' anche necessario che ci convinciamo della loro necessità. Tanto da averne una ricaduta nei comportamenti sociali, di qui l'importanza di un impegno che si può avvalere anche della rete. Le riforme vanno fatte, ma senza consenso non si va da nessuna parte. Tuttavia, a qualcuno dovranno pur dispiacere altrimenti avremo solo dei simulacri di cambiamento. E allora la scommessa forse è trovare una classe politica disposta a rischiare. Al di là del feticcio bipolarista.
sabato 9 gennaio 2010
Emergenza sociale tra i migranti a Rosarno
Per una visione meno ufficiale del problema dell'immigrazione, il punto di vista dal mondo del no-profit in un articolo della rivista "Confini Online":
Rosarno: condanna delle violenze, migranti in condizioni da 'emergenza sociale'
Rosarno: condanna delle violenze, migranti in condizioni da 'emergenza sociale'
Crisi economica e TG-gossip
Mentre, complici le vacanze natalizie, tutti si sono impegnati a "discutere sul nulla" e i telegiornali sono stati riempiti pravalentemente con gossip, oroscopi e varie note di costume (pur di non dare notizie), la situazione economica del paese si mostrava in peggioramento.
Stando agli indicatori Istat, nel 2009 cresce in modo preoccupante il deficit e aumenta la disoccupazione soprattutto tra i giovani mentre è quadruplicato il ricorso alla cassa integrazione.
I dati:
- dalla Pagina di ECONOMIA su Repubblica
- dalla Pagina ECONOMIA&LAVORO - Sole24Ore
Stando agli indicatori Istat, nel 2009 cresce in modo preoccupante il deficit e aumenta la disoccupazione soprattutto tra i giovani mentre è quadruplicato il ricorso alla cassa integrazione.
I dati:
- dalla Pagina di ECONOMIA su Repubblica
- dalla Pagina ECONOMIA&LAVORO - Sole24Ore
venerdì 8 gennaio 2010
ROMA IN BILICO
riceviamo una divertente nota su Roma di Franco Paolinelli, che volentieri pubblichiamo:
ROMA: UN' IDENTITA’ IN BILICO
Roma sembra immobile, ma chi la vive ogni giorno, chi si relaziona con le cellule dei suoi diversi tessuti, dal produttivo al politico, dall’amministrativo al sociale, al culturale, percepisce che non è così.
A Roma, certo, senti la paura, nell’arroganza del SUV che quasi ti spinge fisicamente a passare il semaforo, ma senti anche la disponibilità ad una nuova speranza, ad esempio nel volto dei ragazzi della comunità alloggio ed in quello di chi si occupa di loro. Senti il rancore sociale delle aspettative frustrate.
Nel mio quartiere lo vedi nell’aggressione all’albero, non da potare ma da moncare, da storpiare, a vendicarsi di quel salto di casta agognato ma non conquistato, dentro, prima ancora che fuori.
Ma senti anche la spensieratezza degli anziani che, nel loro centro ballano, mattina e sera e partono alla conquista del tango, della mazurca, del walzer, ospitando, tra un giro di danza e l’altro, anche le prove della teatro terapia. Peraltro, convivono a pochi passi, col “Futbol”, club ginnico tanto stretto tra strada ed argine del fiume, quanto denso di simboli, di status, d’identità, di potenza del piede e dei mezzi, quasi a volersi ubriacare dell’immagine di un sé e di un noi, che esiste solo in quanto contro. E sparano, per dirsi di esistere, musica ad altissimo volume, giorno e notte. Eppure, sia loro che gli anziani e tutte le signore con carrello della spesa tollerano l’imprenditrice che, posteggiato il suo camper nella lanca stradale, l’ha attrezzato per svolgere l’antico mestiere. Lo fa, infatti, con discrezione, forse a sconfinare con l’assistenza sociale a noi maschi sempre più in crisi di ruolo e d’identità.
In altre parole, la strafottenza della consapevolezza, data dalle tante primavere passate, dalle tante culture assimilate, sembra mettere la città, per quanto possibile, al riparo dagli estremi, sia di odio che di entusiasmo. Sembra quindi permettere che, giorno per giorno, i sistemi sociali e tecnici, per quel che basta, reggano. Tanto ladrona quanto vitale, disordine ed ordine sembrano quindi trovarvi un loro equilibrio e gli stessi rituali del sabato pomeriggio sembrano, da un po, meno carichi di rabbia da scaricare.
Ma, il vedersi comunque solida, nelle radici come nei progetti, nella capacità di accogliere, di mediare, di esistere, sembra, in più, che le stia dando nuova serenità, nuova dignità, nuova voglia di fare. Sembra che persino i burocrati stiano cercando di ostacolare meno la vita dei cittadini, permettendo loro di creare economia e benessere, senza comunque, strafare.
Da qualche tempo, forse da lui ispirati, forse presi nel desiderio inconscio di emulare il collega che danza sulla piattaforma e celebra con le braccia il diritto di ognuno a passare, sembra che persino i vigili provino a fluidificare il traffico, aiutando la città ad esprimersi.
Polo industriale e grande Comune agricolo, carica di imprese artigiane vecchie e nuove, di terziario d’ogni tipo, persino rurale, di economie sociali, alternative e solidali, Roma si va, peraltro, scoprendo anche più produttiva di quel che finora ha lasciato pensare di sé.
Sembra, quindi, che le tante primavere e la molteplicità socio-economico-culturale la stiano anche aiutando ad integrare i nuovi venuti, i nuovi romani. Quest’insieme la potrebbe, quindi, portare ad essere capitale tra capitali, senza complessi. La potrebbe aiutare a svolgere un ruolo costruttivo e sereno in quest’Europa che vorremmo leader di pace, promotore di incontro e dialogo alla scala vasta cui i processi evolutivi, volendo o non volendo, ogni giorno ci avvicinano. Per viverli, quindi, con come un’opportunità, con la strafottenza della consapevolezza di cui solo Roma è capace.
6-1-2010 Franco Paolinelli
ROMA: UN' IDENTITA’ IN BILICO
Roma sembra immobile, ma chi la vive ogni giorno, chi si relaziona con le cellule dei suoi diversi tessuti, dal produttivo al politico, dall’amministrativo al sociale, al culturale, percepisce che non è così.
A Roma, certo, senti la paura, nell’arroganza del SUV che quasi ti spinge fisicamente a passare il semaforo, ma senti anche la disponibilità ad una nuova speranza, ad esempio nel volto dei ragazzi della comunità alloggio ed in quello di chi si occupa di loro. Senti il rancore sociale delle aspettative frustrate.
Nel mio quartiere lo vedi nell’aggressione all’albero, non da potare ma da moncare, da storpiare, a vendicarsi di quel salto di casta agognato ma non conquistato, dentro, prima ancora che fuori.
Ma senti anche la spensieratezza degli anziani che, nel loro centro ballano, mattina e sera e partono alla conquista del tango, della mazurca, del walzer, ospitando, tra un giro di danza e l’altro, anche le prove della teatro terapia. Peraltro, convivono a pochi passi, col “Futbol”, club ginnico tanto stretto tra strada ed argine del fiume, quanto denso di simboli, di status, d’identità, di potenza del piede e dei mezzi, quasi a volersi ubriacare dell’immagine di un sé e di un noi, che esiste solo in quanto contro. E sparano, per dirsi di esistere, musica ad altissimo volume, giorno e notte. Eppure, sia loro che gli anziani e tutte le signore con carrello della spesa tollerano l’imprenditrice che, posteggiato il suo camper nella lanca stradale, l’ha attrezzato per svolgere l’antico mestiere. Lo fa, infatti, con discrezione, forse a sconfinare con l’assistenza sociale a noi maschi sempre più in crisi di ruolo e d’identità.
In altre parole, la strafottenza della consapevolezza, data dalle tante primavere passate, dalle tante culture assimilate, sembra mettere la città, per quanto possibile, al riparo dagli estremi, sia di odio che di entusiasmo. Sembra quindi permettere che, giorno per giorno, i sistemi sociali e tecnici, per quel che basta, reggano. Tanto ladrona quanto vitale, disordine ed ordine sembrano quindi trovarvi un loro equilibrio e gli stessi rituali del sabato pomeriggio sembrano, da un po, meno carichi di rabbia da scaricare.
Ma, il vedersi comunque solida, nelle radici come nei progetti, nella capacità di accogliere, di mediare, di esistere, sembra, in più, che le stia dando nuova serenità, nuova dignità, nuova voglia di fare. Sembra che persino i burocrati stiano cercando di ostacolare meno la vita dei cittadini, permettendo loro di creare economia e benessere, senza comunque, strafare.
Da qualche tempo, forse da lui ispirati, forse presi nel desiderio inconscio di emulare il collega che danza sulla piattaforma e celebra con le braccia il diritto di ognuno a passare, sembra che persino i vigili provino a fluidificare il traffico, aiutando la città ad esprimersi.
Polo industriale e grande Comune agricolo, carica di imprese artigiane vecchie e nuove, di terziario d’ogni tipo, persino rurale, di economie sociali, alternative e solidali, Roma si va, peraltro, scoprendo anche più produttiva di quel che finora ha lasciato pensare di sé.
Sembra, quindi, che le tante primavere e la molteplicità socio-economico-culturale la stiano anche aiutando ad integrare i nuovi venuti, i nuovi romani. Quest’insieme la potrebbe, quindi, portare ad essere capitale tra capitali, senza complessi. La potrebbe aiutare a svolgere un ruolo costruttivo e sereno in quest’Europa che vorremmo leader di pace, promotore di incontro e dialogo alla scala vasta cui i processi evolutivi, volendo o non volendo, ogni giorno ci avvicinano. Per viverli, quindi, con come un’opportunità, con la strafottenza della consapevolezza di cui solo Roma è capace.
6-1-2010 Franco Paolinelli
L'affare dell'acqua ai privati
Il recente Decreto Ronchi ha stabilito che la proprietà dell'acqua resti pubblica ma, di fatto, prevede che entro la fine del 2011 almeno il 40% delle società di gestione passi ai privati.
Tra le varie reazioni si veda l'appello di Alex Zanotelli sul sito di Nigrizia .
Altrove ( vedi ed esempio sul Sole24Ore ) il provvedimento viene visto come l'opportunità per una modernizzazione del servizio, specialmente nel Sud: ma gli enti locali sapranno gestire e controllare l'apertura al mercato?
Tra le varie reazioni si veda l'appello di Alex Zanotelli sul sito di Nigrizia .
Altrove ( vedi ed esempio sul Sole24Ore ) il provvedimento viene visto come l'opportunità per una modernizzazione del servizio, specialmente nel Sud: ma gli enti locali sapranno gestire e controllare l'apertura al mercato?
giovedì 7 gennaio 2010
Quale stagione per il riformismo?
Segnaliamo l'interessante nota su Riforme/riformismo di Ilvo Diamanti. (Leggi l'articolo su La Repubblica)
La debolezza della politica in Italia (soprattutto in questi ultimi anni) non fa nascere riforme, se non per rispondere a interessi particolari; proprio per questo c'è ancora più bisogno di riformismo.
Altrimenti sostituiremmo al coraggio delle riforme (realizzate - non a parole) il qualunquismo del "tutto e subito", ognuno per sè e per il suo tornaconto individuale o di gruppo.
La debolezza della politica in Italia (soprattutto in questi ultimi anni) non fa nascere riforme, se non per rispondere a interessi particolari; proprio per questo c'è ancora più bisogno di riformismo.
Altrimenti sostituiremmo al coraggio delle riforme (realizzate - non a parole) il qualunquismo del "tutto e subito", ognuno per sè e per il suo tornaconto individuale o di gruppo.
mercoledì 6 gennaio 2010
DAI CATTOLICI FRANCESI
Segnaliamo un utile contributo proveniente dalla Chiesa francese. Si tratta di temi che, al di là dei richiami identitari tanto cari agli atei devoti, la Chiesa tutta dovrà affrontare. E chissà che il pontificato Ratzinger, ora che sembrano archiviate certe smanie integraliste (vedi la vicenda Williamson o la messa in latino), non riservi qualche sorpresa?
Vai all'articolo su finesettimana.org
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BONINO CANDIDATA
(p.a.) Nel Lazio Emma Bonino partirebbe con circa 5 punti di svantaggio come dato di coalizione, con l'Udc schierato con la Polverini. Una partitia tutt'altro che chiusa se la campagna va sui temi del governo regionale: ambiente, trasporti, sanità. Dolori invece se si si casca nel tranello laici - cattolici. Sempre che l'esplorazione di Zingaretti non produca qualche pasticcio. La Polverini sarà pure simpatica ma da qui a farla passare per la novità della politica italiana, ce ne corre. Di punti deboli ne ha: ha diretto solo un piccolo sindacato mega corporativo nel quale ha svolto tutta la sua carriera, non risultano titoli di studio universitari,né suoi pronunciamenti su nessun tema rilevante, è invisa ad una parte del suo stesso schieramento, non può certo vantare l'esperienza internazionale di Emma.
martedì 5 gennaio 2010
PRESENTAZIONE
Luigi Covatta e Marco De Nicolò hanno presentato il 22 dicembre 2009 il libro di Paolo Allegrezza "La sindrome di Tolomeo. Sinistra e questione istituzionale (1978 - 2008)", lulu - materiali riformisti.
Vai al video su www.youtube.com :
- Parte prima
- Parte seconda
- Parte terza
lunedì 4 gennaio 2010
ILLUSIONI
(p.a.) Dedicato a chi, come il sottoscritto, pensa che la politica sia influenzata dall'economia.
Vai all'articolo su www.corriere.it
domenica 3 gennaio 2010
POLITICA ED ECONOMIA
Sul Sole 24 ore di domenica 3 gennaio, Richard Freeman, economista di Harward scrive che l'insegnamento che possiamo trarre dalla recessione è chiaro: l'anello debole del capitalismo non è il mercato del lavoro, ma il mercato finanziario.
Insomma, per creare stabilità e, quindi, lavoro, non occorre più flessibilità sull'occupazione, ma più controllo sulla finanza. E tutte le discussioni di casa nostra sulla legge Biagi, sulla flessibilità in uscita, sull'art. 18 ? Erano il primo tempo di una partita il cui secondo tempo dovrebbe prevedere: revisione del Welfare in favore dei giovani, pensioni, contratto unico, riforma di p.a. e università, liberalizzazioni (servizi pubblici locali, professioni). Un bel programma per un leader politico, di destra o sinistra, desideroso di passare dai tg della sera ai giardinetti.
venerdì 1 gennaio 2010
RIFORMA UNIVERSITA'
Segnaliamo una proposta di Walter Tocci di critica della presunta riforma Gelmini dell'università e delle politiche seguite dal centro sinistra.
AUTOBUS E POLITICA
(p.a.) Perché non instaurare una piccola regola di chiarezza all'interno del Pd? Chi ricopre cariche cui è stato eletto direttamente dai cittadini (sindaco, presidente provincia e regione) non si candida prima del termine del suo mandato. Ci saremmo risparmiati la telenovela Emiliano e anche qualcos'altro in passato.
NIGHTMARE
(P.A.) Scenario da incubo di inizio anno: in Puglia si fanno le primarie, il candidato del Pd non ce la fa, Vendola diviene il candidato di Idv, veltroniani e sinistra arrabbiata. Perde ovviamente le elezioni. Repubblica e compagnia mettono sotto accusa Bersani per lo scarso appoggio al piccolo cesare pugliese. Seguono girotondi e manifestazioni viola.
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