Poniamo che Hillary abbia già vinto le elezioni e si appresti a governare. La domanda é: quanto potrà influire la piattaforma socialista di Sanders nella futura presidenza Clinton ? Probabilmente, non poco. Considerando il vasto seguito giovanile che il senatore del Vermont ha saputo conquistarsi fra i giovani e la sua forza nella costituency democratica. Cose che Hillary, nonostante i suoi amici di Wall street, non potrà ignorare. E allora se c'è una speranza di stoppare l'oleodotto in North Dakota, di vedere spostate risorse su scuola e sanità, di innescare una speranza per i quartieri di Chicago, questa risiede nella possibilità di condizionamento di Sanders. Il quale, ricordiamolo, ha appoggiato Hillary e ha provato a convincere il mondo Occupy che lo sostiene dell'assenza di alternative praticabili. Non sempre con successo. A meno che, sulla scia del Nader 2001 e prima ancora del Bertinotti '98, non si preferisca il cupio dissolvi. Una bella lezione per i radicali o antagonisti di casa nostra: l'unico modo per contare qualcosa è non limitarsi alla mera testimonianza, ma essere leoni e volpi. Forti delle proprie idee ma al momento giusto pragmatici, a meno che non si preferisca il sogno di un'insurrezione che non arriva mai o la retorica delle motitudini.