Il riformista è ben consapevole di essere costantemente deriso da chi prospetta future palingenesi, soprattutto per il fatto che queste sono vaghe, dai contorni indefiniti e si riassumono, generalmente, in una formula che non si sa bene cosa voglia dire, ma che ha il pregio di un magico effetto di richiamo. (Federico Caffè)
lunedì 21 giugno 2010
Intervista a Luigi Covatta
direttore di Mondoperaio
(le 5 domande di M.R. ad esponenti del riformismo italiano